Digital transformation

Il project manager ai tempi della digital transformation

da | Set 18, 2018 | 0 commenti

In questo articolo ti parlerò di trasformazione digitale o digital transformation e di quanto sia “centrale” il ruolo del project manager in questa fase in cui le imprese sono obbligate a rivedere i loro modelli di business in chiave digitale.

Ma, come al solito, procediamo per gradi e prima di entrare nel vivo proviamo a dare una risposta alla seguente domanda.

COSA E’ LA TRASFORMAZIONE DIGITALE?

Questa è una premessa importante che ci farà capire il perché della centralità del ruolo del project manager.

Una cosa è certa: non esiste una definizione universalmente riconosciuta che in modo preciso ci dica cosa sia la trasformazione digitale.

Tuttavia, in termini generali, possiamo definire la trasformazione digitale come il risultato dell’integrazione delle tecnologie digitali a supporto degli obiettivi di business.

Oltre questo possiamo con sicurezza affermare che la trasformazione digitale è un cambiamento culturale che impone alle organizzazioni di sfidare continuamente lo status quo, di sperimentare e di non temere il fallimento.

Questo metodo di business è uno degli aspetti più importanti e va considerato un punto cardine.

Comprendo che con una pletora di articoli e svariate definizioni di trasformazione digitale è facile cadere in confusione.

A titolo d’esempio riporto due definizioni.

L’autore Greg Verdino nel definire la trasformazione digitale si concentra sul gap che le aziende devono colmare per poter servire una nuova generazione di clienti:

“La trasformazione digitale colma il divario tra ciò che i clienti digitali si aspettano e ciò che le aziende analogiche effettivamente offrono”.

La definizione proposta da The Agile Elephant enfatizza tutti gli accorgimenti che necessariamente bisogna apportare al business:

“La trasformazione digitale comporta un cambiamento di leadership, un diverso modo di pensare, l’incoraggiamento all’innovazione e la spinta verso nuovi modelli di business, incorporando la digitalizzazione delle risorse e un maggiore uso della tecnologia per migliorare l’esperienza dei dipendenti, dei clienti, dei fornitori, dei partner e delle parti interessate della tua organizzazione “.

Quindi il gap è da colmare con il CAMBIAMENTO, LEADERSHIP e INNOVAZIONE. Tieni bene a mente queste parole perché ti saranno molto utili nella tua carriera.PERCHE’ LA TRASFORMAZIONE DIGITALE E COSI’ IMPORTANTE?

Ci sono una serie di motivi per cui un’impresa potrebbe avviare una trasformazione digitale, ma di gran lunga il motivo più probabile è che sia obbligata a farlo.

Per molte imprese, e penso soprattutto alle PMI italiane, è una questione di sopravvivenza.

Howard King, in un articolo pubblicato sul The Guardian, afferma che: “Le aziende non si trasformano per scelta perché ciò comporta costi e rischi.”. Le aziende si trasformano quando fattori esogeni mutano radicalmente le regole del gioco e impongono un’evoluzione verso uno stato futuro diverso da quello corrente.

Ed è proprio questo quello che sta accadendo.

Tutti gli studi condotti a livello globale confermano la tesi della trasformazione obbligata.

Il rapporto IDC “FutureScape: Worldwide CIO Agenda 2017 Predictions” ha sottolineato che “entro cinque anni un terzo delle prime 20 aziende nei vari segmenti dell’industria subirà una diminuzione del giro di affari a causa di nuovi concorrenti digitali “.

Si tratta quindi di trasformarsi o perire.

Qualora ciò non fosse sufficiente a convincere gli imprenditori nostrani dell’importanza della trasformazione digitale, elenco di seguito una serie di ragioni per cui dovrebbero in ogni caso considerare tale possibilità:

  • I loro concorrenti lo stanno già facendo
  • Li renderà più redditizi
  • Li renderà più efficienti
  • I loro clienti li ringrazieranno
  • Risultati basati su fatti concreti e documentabili

LA RILEVANZA DEL PROJECT MANAGEMENT NELL’ERA DIGITALE

Una rivoluzione, quella della trasformazione digitale, che non ha precedenti.

Nell’ultimo decennio o più, con la sempre maggiore disponibilità di alta velocità, banda larga economica e l’onnipresente rilascio di tecnologie relative a Internet, sono emerse tendenze che stanno interessando tutti noi nel modo in cui viviamo.

Il contesto di business sta diventando più complesso, turbolento e digitalizzato. Le imprese dal piccolo imprenditore alla multinazionale si sono dovute adattare per sfruttare il valore di social, mobile, cloud e dati.

Impossibile pensare che la trasformazione digitale non abbia impatti sulle modalità di gestione dei progetti, così come, allo stesso tempo, è impossibile pensare che il project management non rappresenti un fattore abilitante per il raggiungimento della nuova dimensione digitale.

Tra i due esiste una sorta di relazione biunivoca.

Ma noi siamo project manager. E trovo particolarmente interessante sviluppare il discorso da un punto di vista a noi più congeniale.

La pianificazione e l’esecuzione dei progetti innovativi nel contesto digitalizzato devono essere completamente ripensati per rimanere competitivi.

Non è più accettabile eseguire progetti allo stesso ritmo e con le stesse metodologie e strumenti adottate nel passato. E bada bene, quando dico “passato” guardo agli ultimi 5-10 anni, non al secolo scorso.

Questo nuovo paradigma ha avuto come effetto la trasformazione del lavoro del project manager e della gestione del progetto nel suo complesso.GESTIRE I PROGETTI NEL CONTESTO DIGITALE

I project manager per rimanere competitivi devono adattare i loro approcci, frutto dell’esperienza maturata negli anni, al modo in cui i progetti vengono gestiti.

I progressi del digitale hanno visto emergere un numero infinito di strumenti sempre più avanzati per la pianificazione, il budgeting, il monitoraggio e il controllo dei progetti per semplificare più facilmente il calcolo delle varianze, efficientare le risorse, definire il percorso critico e prevedere i flussi di cassa.

Questi strumenti e tecniche possono essere utilizzate per automatizzare i piani di lavoro, tenere traccia dei budget e produrre report dettagliati, che possono essere condivisi in tutto il mondo con un click.

Inoltre, le moderne tecnologie offrono supporto anche nelle analisi di business.

Ad esempio, con una grande rapidità, possono essere elaborati i dati sul time-to-market, si può ricevere un supporto alle decisioni in fase di selezione delle iniziative aziendali e migliorare la qualità delle analisi rischio / opportunità.

Ma in considerazione delle fasi cruciali, ossia avvio, pianificazione, esecuzione, monitoraggio e controllo e chiusura, quali sono le sfide che un moderno project manager che opera nel contesto digitale dovrà affrontare?

Ci sono innumerevoli attività critiche che si presentano durante le cinque fasi. Penso ad esempio alla gestione delle interazioni con gli stakeholder, della governance, delle risorse, della comunicazione e ancora la gestione del tempo, dei costi, della qualità, dei rischi, gestione delle modifiche e della chiusura del progetto.

E tutto questo avviene in un contento, quello digitale, in cui la parola d’ordine è rapidità.

Bisogna essere rapidi nel prendere decisioni, nello stabilire il tipo di comunicazione, nel costruire e mantenere le giuste relazioni con le parti interessate, nel decidere cosa condividere e con chi, nel ricavare le informazioni pertinenti a partire da un’enorme quantità di dati a disposizione.

Insomma, è il concetto stesso di progetto sta cambiando rapidamente e molti hanno faticato a tenere il passo con ciò che è successo.

Opzioni basate su approcci Agili e DevOps rappresentano soluzioni interessanti per supportare un ambiente altamente flessibile e dinamico.

Ma al tempo della trasformazione digitale l’obiettivo primario per il project manager è assumere un ruolo strategico per l’organizzazione.

Il progetto come fattore abilitante per il cambiamento digitale.

Quindi non focalizzarsi solo sugli aspetti tecnici, ma capire soprattutto come determinate scelte possano essere fonte di vantaggio competitivo per l’organizzazione.

E’ questa la sfida che il moderno project manager deve affrontare se vuole mantenere lo status di professionista a passo coi tempi.

That’s all folks!

About Francesco Liguori
Francesco Liguori, professionista con esperienza pluriennale nella gestione di progetti complessi ed in possesso di diverse credenziali nell'ambito del project management, del service design e sicurezza delle informazioni (PMP®, PRINCE2®, SCRUM®, ITIL®, ISO/IEC 27001), ha fondato nel 2015 PM facile. In qualità di ATP Instructor del PMI, ha curato la progettazione dei corsi di preparazione agli esami di certificazione PMP®, CAPM® e PMI-ACP®. E' inoltre CEO della BE Innovazione (www.beinnovazione.com), start-up innovativa che migliora il posizionamento competitivo delle aziende clienti con progetti di trasformazione digitale.

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