I 5 principi del management 3.0

da | Nov 18, 2020 | 0 commenti

In questo articolo ti parlerò del management 3.0.

L’idea del management si è evoluta nel tempo. Inizialmente, nel management 1.0, si sono pianificati a tavolino i processi e le integrazioni secondo una visione più da macchina che da manager.

Se vediamo ogni elemento di gestione come uno strumento (tool), un input o un otuput diamo una visione molto ingegneristica del management. Questo è un tipico errore che si può commettere, ad esempio, non approcciando correttamente lo studio per affrontare l’esame di certificazione PMP®.

Spesso i nostri corsisti ci chiedono: con quale precisione devo conoscere gli input, tools, output dei processi contemplati dallo standard PMBOK®?

Il punto è che lo studio di questi elementi dovrebbe contribuire alla formazione del giusto mindset necessario per affrontare in sede d’esame anche domande su contesti non affrontati in precedenza.

E’ chiaro che una visione ingegneristica del management è stata superata con l’introduzione dei concetti AGILE (certificazione PMI-ACP®) anche nella PMP®, con elementi del management 2.0.

Si è notato che il miglior contributo dei singoli avveniva quando si auto organizzavano, coadiuvati da quello che a volte è un servant leader, la sfida qui è l’iterazione tra le persone. AGILE, metodologia adottata per i progetti fortemente innovativi, anche nell’ambito, si caratterizza per
l’orizzontalità dell’organizzazione.

Le decisioni le prende il Team, fatto di esperti “trasversali”, che hanno diversi know how e possono contribuire in diverso modo al risultato finale. Il manager è spesso un servant leader, è al servizio del team, non dà ordini o soluzioni dall’alto, ma facilita l’iterazione tra le persone ed il rispetto della metodologia nel suo insieme.

Se ad esempio in un meeting si insiste nel parlare di un problema specifico, perdendo di vista gli obiettivi del meeting (che ad esempio vuole organizzare il lavoro del prossimo sprint) il manager interviene per superare questo ostacolo. E’ un facilitatore.

Arriviamo invece alla visione (globale) del mangement 3.0.

Il management è troppo importante per essere lasciato solo ai manager. Sembra questo il miglior slogan per descrivere il management 3.0.

La responsabilità è condivisa ed è di tutti. Ognuno contribuisce al successo del progetto o al buon funzionamento dell’area aziendale.

Sebbene la responsabilità “globale” del manager resti, si lavora come un unico sistema dove tutti sono responsabili, contenti, e co-producono il risultato finale.

Vediamo quali sono i principi di riferimento per il management 3.0

Principio 1 : Coinvolgere le persone e promuovere le loro interazioni

La performance è vista come insieme non come singolo. Il sistema funziona se le persone danno nell’insieme, il loro contributo, interagiscono, arrivano a soluzioni che singolarmente o con una semplice integrazione dei contributi individuali, non si avrebbero.

Principio 2: Migliorare il sistema

Il sistema non è solo il team. Tutto quello che ha qualche interazione o interesse con il team è sistema. Ad esempio il Cliente non è uno stakeholder a cui si fa riferimento ad un certo punto dello sviluppo del progetto, ma è nel sistema, è anche nel team. La relazione che fa da riferimento è la win to win. Si vuole migliorare l’intero sistema e non solo una parte di esso.

Principio 3 : Soddisfare tutti i clienti

Il nostro collega di lavoro è un cliente. Sembra strano ma è così. Se è contento darà il giusto contributo al sistema per ottenere il risultato. Chiunque fa parte del sistema deve essere contento e soddisfatto.

Principio 4 : Gestire il sistema, non le persone

Se creiamo il giusto ambiente, le persone si gestiscono da sole. Anche se è difficile cambiare il comportamento e il mindset, le persone tendono ad adattarsi ed a trovare soluzioni in autonomia se forniamo loro il giusto ambiente.

Principio 5: Co-creare

L’attenzione è sul sistema. E’ il sistema che crea il lavoro, gli individui danno il loro contributo e feedback, viene gestito il sistema perché il risultato si ottiene dall’insieme, co-creando, e non dal singolo.

Questi elementi del management 3.0 possono essere integrati negli schemi di certificazione PMP® e PMI-ACP®.

A presto

About Francesco Liguori
Francesco Liguori, professionista con esperienza pluriennale nella gestione di progetti complessi ed in possesso di diverse credenziali nell'ambito del project management, del service design e sicurezza delle informazioni (PMP®, PRINCE2®, SCRUM®, ITIL®, ISO/IEC 27001), ha fondato nel 2015 PM facile. In qualità di ATP Instructor del PMI, ha curato la progettazione dei corsi di preparazione agli esami di certificazione PMP®, CAPM® e PMI-ACP®. E' inoltre CEO della BE Innovazione (www.beinnovazione.com), start-up innovativa che migliora il posizionamento competitivo delle aziende clienti con progetti di trasformazione digitale.

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