Come rispondere al meglio ai rischi di progetto

da | Lug 21, 2020 | 0 commenti

In questo articolo parliamo dei rischi di progetto.

Poniamo però anche l’accento sui rischi positivi, ovvero quegli eventi non previsti che possono portare un beneficio al progetto.

Una volta che si è presentato un rischio (positivo o negativo) come rispondo?

Occorre allocare risorse, costi, prevedere attività (schedule) per pianificare delle risposte che siano adeguate.

Secondo lo standard PMBOK® Guide, le strategie possibili per rispondere al rischio possono essere diversificate a seconda che si tratti di una minaccia o di un’opportunità.

Infatti dobbiamo cercare di rispondere alle minacce, ma anche di esplodere le opportunità.

L’impegno da parte del project manager è quello di attivare azioni efficaci nel contesto del progetto.

Partiamo dalle minacce, cosa possiamo fare?

Possiamo, ad esempio, semplicemente fare Escalation.

Questo avviene se la misura dell’impatto supera una certa soglia. Ad esempio, possiamo fare riferimento al Control Chart. Un diagramma di controllo di processo che descrive l’impatto del rischio, dove sono definiti i limiti superiori ed inferiori. Se il processo porta a dei valori che superano tali limiti allora potrebbe essere fuori controllo. Quindi possiamo “scalare” il rischio, perché ad esempio non abbiamo risorse necessarie per gestirlo.

Potremmo provare ad evitare il rischio (Avoid), cioè cambiare i piani, eliminare la causa, addirittura in casi gravi a chiudere il progetto in quanto la probabilità di rischio è alta e l’impatto è tale da non giustificare più l’esecuzione del progetto.

Un’altra possibile strategia di risposta che possiamo applicare è il Transfer. Trasferiamo il rischio, ad esempio, quando attiviamo un’assicurazione. Al verificarsi del rischio l’impatto è trasferito in parte, o totalmente ad una terza parte.

Se adottiamo delle strategie per rispondere al rischio, ad esempio, se pensiamo ad un servizio informatico basato sui server, se adottiamo tecniche che ci permettono di avere a disposizione in un tempo minimo un altro server, stiamo adottando la tecnica del Mitigate.

Infine possiamo accettare il rischio (Accept). Un’accettazione passiva implementa delle azioni solo al verificarsi del rischio ed al bisogno.

Per contro, un’accettazione attiva potrebbe considerare piani di contingenza, da attivare se il rischio occorre e allocare risorse per gestirlo.

In modo speculare queste tecniche possono essere adottate per i rischi positivi.

Per esempio l’Escalation potrebbe essere applicata se l’opportunità è sfruttata meglio se gestita ad un livello di autorità maggiore del Project Manager. Pensiamo a nuovi contratti da attivare con il Cliente. Opportunità che se gestite da noi non vanno in porto ma con la visione dell’account di riferimento, che hai i contatti giusti, potrebbe essere “esplosa” nel migliore dei modi.

Possiamo esplodere il rischio (Exploit), cioè facciamo in modo che il rischio accada. Ad esempio, se possiamo avere un vantaggio tecnologico sui nostri competitor, possiamo adottare ancora di più tecnologie innovative per esplodere il rischio di avere un vantaggio competitivo.

Continuando su questo esempio posso adottare la tecnica dell’Enhance. Assumo dei professionisti esperti delle ultime tecnologie per aumentare la probabilità agendo sulle cause del rischio e ne potenzio magari l’impatto

Ma se non ho competenze tecnologiche potrei provare a fare delle partnership. Cioè condivido il rischio (share) per ottenere maggiori benefici.

Infine anche per i rischi positivi posso semplicemente accettare (Accept). Cioè se si verifica il rischio lo sfrutto al massimo, magari posso prevedere di allocare altre risorse, con dei piani, per cercare di trarne il maggior beneficio possibile.

Le azioni di risposta al rischio, che hanno un costo, devono essere sempre paragonate al beneficio del rischio ed alla sua variazione.

Queste tecniche, ben descritte nello standard PMBOK® Guide che tutti i certificati PMP® ben conoscono, possono essere delle linee guida o dei suggerimenti, per i piani che possiamo pensare per rispondere ai rischi ed alle opportunità, che possono verificarsi durante lo svolgimento del progetto.

Alla prossima.

About Francesco Liguori
Francesco Liguori, professionista con esperienza pluriennale nella gestione di progetti complessi ed in possesso di diverse credenziali nell'ambito del project management, del service design e sicurezza delle informazioni (PMP®, PRINCE2®, SCRUM®, ITIL®, ISO/IEC 27001), ha fondato nel 2015 PM facile. In qualità di ATP Instructor del PMI, ha curato la progettazione dei corsi di preparazione agli esami di certificazione PMP®, CAPM® e PMI-ACP®. E' inoltre CEO della BE Innovazione (www.beinnovazione.com), start-up innovativa che migliora il posizionamento competitivo delle aziende clienti con progetti di trasformazione digitale.

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